lunedì 19 gennaio 2009

venerdì 9 gennaio 2009

Anno nuovo......una nuova vita

Questo mio blog l'ho trascurato molto perchè ho vissuto un lungo periodo di cambiamento, ma ormai la mia stabilità è arrivata(speriamo). Vorrei che da qui partissero iniziative per far rinascere questo bel paese io non voglio crescere i miei figli e le mie nipoti in un paese che non ti da altra opportunità che diventare un delinquente peggio che i nostri politici

domenica 20 luglio 2008

19/7/2008 "Napoli di nuovo città occidentale"

Berlusconi: "Emergenza rifiuti finita"

A 58 giorni dal primo Cdm in città, "Napoli è tornata ad essere una città occidentale". Lo afferma il premier Berlusconi durante la conferenza stampa subito dopo la riunione del governo nel capoluogo campano. "Siamo riusciti a compiere una missione impossibile" dice il Capo del governo. Accanto a lui ci sono il ministro della Difesa La Russa, il sottosegretario all'emergenza rifiuti Bertolaso e il ministro dell'Ambiente Prestigiacomo.

''La Lega e Umberto Bossi sono stati i primi a congratularsi'', sottoliena il premier, si tratta della ''squadra che, unita, ha fatto quello che si doveva fare'' per affrontare e risolvere il problema. Il premier è ampiamente soddisfatto e non lo nasconde; in mattinata, prima di arrivare nel capoluogo campano, aveva definito quella di oggi una ''giornata meravigliosa per la città di Napoli e per l'Italia''. E una volta in città ha ribadito il concetto: ''Lo Stato è tornato a fare lo Stato, realizzando un'opera di civiltà. Ci siamo assunti la responsabilità di fare cio' che nessuno aveva fatto prima: e dopo 58 giorni Napoli e la Campania sono tornati ad essere luoghi puliti e ordinati, senza il disastro che ha rovinato la nostra immagine, l'economia e il turismo''. Un disastro, assicura Berlusconi, che non rimarra' senza colpevoli. ''Siamo convinti che ci siano cose che si sarebbero potute evitare''; dunque ''responsabilita' che andremo a investigare''.

Del centrosinistra? Berlusconi non lo dice apertamente e anzi ringrazia le amministrazioni locali per la collaborazione. Ma prima dice che il governo ''ha messo in campo una concretezza che non c'era'' e poi affonda: ''Quando i tempi della democrazia ci daranno la possibilita' di votare, dovremmo vincere con il cento per cento dei voti''. Il premier e' pero' il primo ad essere consapevole che l'emergenza e' tutt'altro che finita, nonostante i sacchetti dell'immondizia non ostruiscano piu' le strade di Napoli. E a sapere che basta un solo intoppo al programma dei lavori per mandare in fumo quanto fatto fino ad oggi. Per questo, sottolinea che se e' vero che ''e' finita la fase drammatica dell'emergenza'', e' altrettanto vero che oggi ''inizia un'altra fase che e' sempre di emergenza e che prevede la messa a regime di tutto il sistema dei rifiuti con la realizzazione dei termovalorizzatori''. Una fase che richiedera' tre anni di tempo, anche se ''noi speriamo di farcela in due''. In questo quadro, diventa fondamentale la collaborazione dei cittadini ai quali Berlusconi si rivolge come ''un buon padre di famiglia'': ''E' tempo che si abbia l'educazione di considerare le proprie citta' e i propri parchi come le proprie case''. Cosi' come fondamentale e' la raccolta differenziata, tanto che il presidente del Consiglio ricorda la lettera inviata ai primi cittadini dei 551 comuni campani in cui si chiede di rispettare gli impegni presi. Siamo pronti ad aiutarli e a sostenerli, spiega, ma ''commissarieremo tutti quei comuni che non adempiranno alla raccolta differenziata nei tempi previsti".

Dal canto loro, governo e regione stanziano altri 526 milioni di euro, con un accordo siglato prima del Cdm, che assegna i soldi a titolo di ''compensazione ambientale'' ai comuni sedi di discariche, termovalorizzatori, siti per lo stoccaggio delle ecoballe e impianti di produzione di cdr, vecchie discariche. Ma allora e' l'ultima volta che il Consiglio dei ministri viene a Napoli, chiedono i cronisti? ''Assolutamente no'', risponde Berlusconi, sapendo che la strada e' ancora lunga. E al drappello di cittadine, militanti del Pdl, che lo attendeva in piazza invocando ''Silvio santo subito'', si concede di rispondere con una battuta. ''Santo? Si', ma non subito''.

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